Società Cooperativa
PRODUTTORI OLIVICOLI BITONTO

La cooperativa Produttori Olivicoli Bitonto si è costituita nel 2002 continuando in maniera ininterrotta l’attività lavorativa della Cooperativa Produttori Agricoli, sorta nei primi anni ’70 per l’iniziativa di braccianti e coltivatori che operavano nelle varie organizzazioni di settore.

La nuova realtà ha visto incrementare in maniera notevole il numero della propria base sociale (più di trecento soci) e conseguentemente la quantità di prodotto lavorato, la cui media si attesta sui 150.000 q.li di olive conferite, per campagna olearia.

Per diverso tempo la vecchia struttura ha svolto la funzione del frantoio locale di semplice trasformazione di una massa indistinta di olive senza un minimo di differenziazione qualitativa: l’obiettivo era produrre il più possibile per ammortizzare i costi e diventare un soggetto economico stabile.
Oggi, oltre alla quantità, bisogna pensare ad un progetto strategico che valorizzi la produzione, per un  mercato che richiede sempre più qualità, professionalità, innovazione oltre che tradizione.
In quest’ottica si inglobano i mutamenti aziendali, che hanno portato:
- al rinnovo totale degli impianti oleari, dei macchinari di scarico e delle posture di giacenza, grazie alla compartecipazione a progetti comunitari di sviluppo, organizzati da una O.P. locale associata al C.N.O.;  
- alla formazione del personale addetto per la lavorazione del prodotto nell’arco delle 24-48 ore, con spremitura a freddo per proteggere al meglio i componenti nobili dell’olio extra vergine di oliva ;
- all’adesione della stessa cooperativa a diversi sistemi di controllo tra i quali la D.O.P. Terra di Bari – Bitonto , il Biologico e il contratto  stipulato con importanti marchi leader nel settore biologico, per la fornitura di olio extravergine biologico;  
- all’inserimento di tutte le aziende all’interno di un sistema di tracciabilità, molto prima che le leggi attuali lo imponessero e con l’affiancamento ad esse di tecnici (agronomi, periti agrari) per consigli oculati sulle migliori pratiche agronomiche da svolgere;
- ad un discorso partecipativo al sistema cooperativistico, che con le associazioni di categoria permettono, in maniera programmata e stabile, l’apertura a vie commerciali interessanti dal punto di visto remunerativo.